Bacheca pensieri

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fabio: compleanno 2017

Rileggendo i pensieri nella bacheca mi rendo conto che è passato un altro anno e che la Fondazione è arrivata al suo settimo compleanno.
Un percorso che ha in se varie componenti che ognuno può ben immaginare e cogliere, una però a mio avviso le supera e le racchiude tutte.
E’ l’amore.
Si l’amore che Rosangela ripropone ogni giorno ad ognuno di noi, probabilmente in modalità diverse ma che mira a far crescere in ognuno di noi, desiderio di continuare in questo percorso di condivisione.
Si quell’amore che improvvisamente è venuto meno ha che fatto prima germogliare, poi maturare ed infine cogliere frutti imprevedibili in qualità, abbondanza e varietà.
Frutti in India, in Africa e perfino nella nostra arida Italia, il tuto grazie alla parola “Amore” con la quale desidero oggi salutare e ringraziare colei che ci accomuna e ci tiene sotto le sue splendide ali protettive invitandoci a proseguire senza piegarci ad egoismi che rallentano solamente questo cammino d’amore.
Auguri fondazione!

Mercoledì 12 Luglio 2017

 

Agazio: Un Pandoro che fa bene al cuore e….. all’anima

Natale è ormai alle porte e incombe uno dei soliti dilemmi di questo periodo “Come faccio a non ingrassare durante le feste?”.

 

Non è difficile, in questo periodo, imbattersi in gruppi di runner sempre più numerosi  che sfidando il gelo mattutino o il buio della sera macinano km nei parchi milanesi ormai spogliati di ogni sorta di fronda dall’avanzato autunno. E che dire delle palestre e piscine che proprio ora vedono aumentare i loro iscritti? Si cerca cosi di sudare e poi sudare ancora per eliminare quei due o tre chiletti e presentarsi con la coscienza pulita alle grosse e grasse prebende natalizie.

 

Siamo tra il serio e il faceto. La differenza corre su di un filo sottilissimo. Ognuno di noi può dare alla breve e provocatoria premessa sopra esposta una sua soggettiva interpretazione. Ma dalla provocazione di cui in precedenza è possibile trarre molte riflessioni la maggior parte delle quali portano ad una visione prettamente materialista della vita.  Si corre, si nuota per allenare il corpo, per essere in forma, per arrivare più magri al Natale: in poche parole ci si allena per il corpo. E la nostra anima? L’alleniamo altrettanto intensamente  come il corpo per prepararla al Natale?  A Milano siamo già in “Avvento”. “Avvento” è una parola che deriva dal Latino e significa “Arrivo”, “Venuta”. Velatamente, all’uomo odierno, distratto dal superfluo e dal superficiale, indotto ad accorgersi dell’arrivo del Natale solamente dalle luminarie accese sulle strade dello shopping, il termine “Avvento”, forse un po’ arcano ed esoterico, rammenta che è in arrivo non qualcosa ma Qualcuno. E che Qualcuno!!!! E’ il Signore, Re dell’Universo e della Vita!!! Ma noi, distratti a  preparare un Natale fatto di superfluo e di superficialismo, siamo pronti ad accoglierLo? Siamo pronti in questo periodo di “Avvento” ad aprire il nostro cuore, la nostra anima all’accoglienza, all’amore verso il prossimo che poi non fanno  altro che tradursi nel fine ultimo e profondo del Natale, vale a dire nell’accoglienza del Nostro Signore? Ma ora una domanda sorge spontanea: come allenare la nostra anima al significato più profondo del Natale?  A tal fine ci possono venire in aiuto alcune frasi celebri di Madre Teresa di Calcutta (ora Santa!!!); Madre Teresa diceva “ Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore” e ancora “ Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore, mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare”. Questo per significare che anche con piccole cose si può costruire un qualcosa di grande e con piccoli  gesti si può allenare la nostra anima in vista del Natale.

 

Come piccolo e grande allo stesso tempo il gesto di acquistare ancora una volta il Pandoro della Solidarietà Melegatti per aiutare la Fondazione Rosangela D’Ambrosio al raggiungimento di quei progetti d’amore e, dunque, aperti all’accoglienza e all’amore verso il prossimo tanto cari a Rosangela e veri pilastri del Natale del Signore.

 

Tornando alla nostra iniziale contrapposizione tra il serio e il faceto ci può concludere scrivendo che il Pandoro della Solidarietà è bene averlo sulle nostre tavole natalizie non solo perché la nostra linea, reduce da duri allenamenti, non ne risentirà, ma ci aiuterà a colmare il nostro cuore e la nostra anima perché nel gustarlo ci ricorderemo che abbiamo contribuito, nel nostro piccolo, ad accendere, a Natale, un sorriso sul viso di un nostro piccolo fratello più sfortunato di noi…..perché il Natale del del Signore è per tutti.

Sabato 26 Novembre 2016

Fabio: Buon compleanno Fondazione!

Dio conosce tutto di noi e vorrebbe che tutti quanti avessimo solo belle pagine scritte o da scrivere nel libro della nostra vita. Ognuno però ha nel “proprio libro” qualche paginetta che vorrebbe strappare o desidererebbe fosse dimenticata.

Con la Fondazione e non solo, ma sicuramente con la Fondazione ed in essa con l’aiuto del nostro Angelo Rosy che dal cielo ci sorride e ci tiene per mano, possiamo scrivere tante belle pagine e possiamo scriverle tutti insieme facendo così felice quel buon Dio che non scorda ma accomuna chi ha donato ed i tanti che hanno ricevuto nel Proprio Amore.

Di più, queste pagine di puro amore che andiamo a scrivere faranno si che quel Buon Dio sostituirà con esse quelle pagine negative che inevitabilmente tutti noi abbiamo e pensate …… quanto sarà lieto nel farlo.

Oggi è il quinto anniversario della nascita della nostra Fondazione, ne seguiranno tanti altri ma l’augurio più bello è che la freschezza e la gioia di donare che oggi ci accomuna non vengano mai meno. Tutti insieme diamo e daremo sempre vita così al sogno ed al pensiero di Rosy.

Poi se in qualche momento tutto ciò potesse risultarci pesante, basterà far tornare alla nostra mente il suo sorriso, il sorriso di Rosangela al quale davvero non possiamo proprio dire di no, ne ora ne mai.

Ciao Angelo mio e buon anniversario Fondazione Rosangela D’Ambrosio Onlus.

 

Domenica 12 Luglio 2015

Michele Salata: Emozioni “vere”

Oggi giornata piena di emozioni “vere”!!!
Ho incontrato la mamma e la famiglia di Rosangela…una testimonianza di Amore immenso che dal dolore riesce a far nascere Gioia, Amore e Dono per il prossimo.
Grazie di cuore per il tuo sguardo Angela ed il tuo sorriso….non servivano parole per l’intesa dei cuori che hanno come obiettivo quello di aiutare i nostri piccoli pazienti in qualunque parte del mondo si trovino….grazie per il tuo SPECIALE ABBRACCIO….tramite quello si comprende la bellezza di un’anima.
Grazie di cuore!
Grazie Rosangela.

Giovedì 08 Gennaio 2015

Gino: Lettera ai volontari

Cari amici/volontari, vorrei condividere questa riflessione che parte da una frase alla quale tengo molto e che ho sempre desiderato accompagnasse me, la mia famiglia e tutti voi nell’avventura della Fondazione che Dio ci ha assegnato. La frase è questa:

“Quando la sofferenza bussa alla porta di casa, ci accorgiamo che ci è stata data la possibilità di vedere in un modo nuovo. È solo l’inizio però di un dramma dove ci si mette in gioco con la decisione di cambiare noi stessi e di trasformare il mondo”.

La sfida della fede: primo annuncio.

Dopo la morte di Rosangela, quando con Angela abbiamo letto per la prima volta queste parole, ci siamo sentiti subito coinvolti, si quelle parole ci toccavano da vicino, calzavano a pennello per noi. Ci siamo sentiti chiamati dopo una sofferenza alla possibilità di vivere e vedere ciò che ci accade intorno in un modo nuovo e diverso.

“Solo un grande dolore ci può far scendere nelle profondità di noi stessi”

Non penso che Dio pretenda da noi la trasformazione del mondo, sono convinto però che ciascuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo per migliorarlo, è un gesto di riconoscenza dovuto a Chi ci ha creati.

La costruzione della città di Dio inizia già qui sulla terra, inizia in ognuno di noi per propagarsi e concretizzarsi in gesti d’amore, condivisione e carità.

“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’Oceano, ma se non lo facessimo l’Oceano avrebbe una goccia in meno”.

Queste parole di Madre Teresa di Calcutta sintetizzano il mio pensiero.

Dopo questa premessa, vorrei fare un passo indietro e ricordare a me stesso anzitutto ma anche a tutti voi, amici/volontari, che Fondazione Rosangela D’Ambrosio è una organizzazione senza fini di lucro. Nessuno ci guadagna, anzi, ci mettiamo del nostro per farla andare avanti.

La Fondazione è nata per volontà mia, di Angela poichè suggerita dalla nostra Rosy e con il contributo di tutta la famiglia, dei parenti e di tutti gli amici, che fin da subito hanno creduto in noi.

La sofferenza non scende a patti con nessuno.

La Fondazione però non può vivere e crescere senza il vostro aiuto.

La prima promotrice della Fondazione è stata proprio Rosangela quando era ancora visibilmente tra noi. Infatti qualche mese prima di partire per l’Infinito desiderava recarsi in India per rendersi conto lei stessa delle condizioni dei bambini poveri. Un pensiero nobile e pieno di valori umani per una ragazza di soli ventitrè anni. Chiediamoci però cosa avrebbe potuto fare da sola una ragazza di quell’età? Come genitore, mi sento di dire poco o nulla! Forse nemmeno nessuno di noi, se preso singolarmente potrebbe far nulla, ma tutti insieme sì, attraverso la Fondazione possiamo.

Ecco che Dio per far muovere le acque, la chiamò a sè prima che lei potesse andare in India così da realizzare non solo il suo sogno ma un progetto ben più ampio ed articolato.

Noi, tutti quanti insieme, guidati da Rosangela, stiamo infatti realizzando questi progetti.

Con la Fondazione siamo arrivati proprio dove avrebbe voluto recarsi Rosangela, con lo sforzo di tutti abbiamo realizzato una casa famiglia (orfanotrofio) che porta il suo nome.

Si, Rosy lo meritava!

Forse avremmo potuto fermarci qui, in fondo Rosangela sarebbe già stata ricordata per i suoi valori: un bel traguardo, che ne dite?

Penso però che Dio abbia chiamato a sè Rosangela non per un singolo progetto ma per provare a costruire un disegno più ampio e che abbracciasse diverse realtà nelle quali regna il disagio sociale. Questo significa che dobbiamo andare avanti, vuol dire che dobbiamo organizzarci per far si che quel disegno prenda forma e si concretizzi. Che senso avrebbe avuto tutto questo se il tutto fosse limitato alla realizzazione di un singolo progetto? Che senso avrebbe avuto se noi, tutti insieme non cambiassimo e per sempre? No, non ci sarebbe stata ragione!

“È la voce che nasce da un dolore umano, che non resta senza ascolto, come condizione per la ricerca di se stessi”

La Fondazione non ha padrone, non è di proprietà di qualcuno, non è nè mia nè di Angela, è di tutte quelle persone che come voi si rivedono e sposano il pensiero di Rosangela, è patrimonio di tutti quelli che si uniscono a noi in questo cammino.

Fare del bene alla Fondazione vuol dire fare del bene a se stessi

Per meglio farvi comprendere il mio pensiero, permettetemi questa similitudine. Pensate di dover sottoscrivere azioni di una società quotata in borsa, se le azioni si valorizzassero, crescerebbero di prezzo, cosichè tutti i possessori ci guadagnerebberro.

Nel nostro caso però non stiamo parlando di finanza ma di doni di Dio.

Comperare una penna per sostenere la Fondazione vuol dire comperare una penna per se stessi e scrivere amore per gli altri.

Lavare le pentole o pulire la sala dell’oratorio dopo un evento della Fondazione, vuol dire lavare le pentole e pulire il pavimento di casa propria.

Fare una torta per la Fondazione vuol dire gustarla già al momento in cui la si prepara.

Chi già la realizza, sà che l’amore che ci mette dentro, quando verrà mangiata, certamente si diffonderà. Tutto quello che facciamo per la Fondazione rimane patrimonio nostro, sia umano che spirituale.

Se allarghiamo le nostre vedute in questo senso vuol dire che ci stiamo muovendo ed agiamo con il cuore. È vero, la Fondazione ha un presidente e dei consiglieri, io stesso faccio parte del consiglio di amministrazione, ma non si può immaginare che una nave per navigare bene e raggiungere la meta possa prescindere dal proprio capitano. Vi posso assicurare, poichè ne sono testimone quotidiano che quando i marinai della nave dormono (io sdraiato su un divano), il capitano è ancora lì nella sua cabina a ricercare le rotte giuste e sicure per il bene della nave.

I banchetti che a breve faremo sono i fiori all’occhiello della nostra Fondazione, in quelle acque la nostra nave deve perciò dare il massimo, ognuno di noi dovrebbe dare il massimo perchè è li che sventola la bandiera di Rosangela (gli striscioni con il suo volto ne sono testimonianza concreta e visibile a tutti). È vero, lasceremo la nostra casa un pò meno pulita, lasceremo per alcune ore i nostri famigliari ad aspettarci oppure essi stessi saranno con noi in strada a prendere freddo e acqua. Sembrerà di buttare via del tempo, ma vi posso assicurare che una volta ritornati alle nostre case con mani e piedi freddi, con le spalle ghiacciate ed una volta nel letto i nostri cuori brilleranno e palpiteranno di gioia nei ricordi della giornata e di quanto vissuto davanti alle chiese, negli ospedali o nelle aziende. In quel momento capiremo che oltre al bene che avremo fatto agli altri, avremo fatto del bene a noi stessi, perchè abbiamo mosso qualcosa in noi.

Ricordate quella “goccia di quell’Oceano” di cui parlava la Beata Madre Teresa.

Desidero infine salutarvi con un messaggio sempre di Madre Teresa che ho tanto a cuore.

Quando sto male perchè penso che Dio mi stia facendo lavorare troppo per la Fondazione, quando penso che ho dato un dito e Lui si stia prendendo tutto il braccio e chissà dove arriverà, quando sono afflitto perchè non ce la faccio più e vorrei mollare tutto, penso sempre a questo episodio: mentre Madre Teresa con una mano alza la testa di un povero mendicante soccorso in mezzo alla strada e con l’altra cerca di farlo bere da una ciotola piena d’acqua, il povero con un soffio di voce le dice :

“Grazie, un buon Padrone non si dimentica mai di chi ha lavorato per Lui”.

Vi abbraccio tutti e buon lavoro,

Gino

Sabato 27 Dicembre 2014

MT98: Lezione da “Il Sassolino”

Cari Gino e Angela

 

Grazie di avermi invitato a stare con voi ed a leggere oggi “Il Sassolino”.

Tutto quello che vorrei scrivere mi sembra così piccolo rispetto a tutto quello che siete e fate che probabilmente sarei banale.

Ho letto Il Sassolino camminando verso l’ufficio questa mattina alle 07.30 mentre Ligabue alla radio cantava “siamo chi siamo….non c’e’ niente da capire”…..

Vero, non c’è niente da capire….bisogna solo fidarsi……
La coincidenza vuole che alcune cose che Gino ha scritto fossero proprio quelle che pensassi leggendo.

Un anziano saggio, vicino di letto in una lunga degenza (la prima, 24 anni fa), mi regalo’ una storiella in ospedale in un momento di disperazione per l’incertezza su ciò che mi stava “mangiando”.

Penso la raccontasse un suo vecchio prete e più o meno mi calmò così:

“Se Il Signore un giorno decidesse di lasciar scegliere ad ognuno il proprio “destino” e dicesse

<portate in quella piazza la vostra croce e lasciatela la’ una giornata e godetevi la “libertà”.

Domani tornate in piazza e prendete la croce che preferite>

beh, tutti riprenderebbero la propria croce perché quella degli altri sembrerebbe sempre più pesante”..

Gino in effetti scrive : “C’è sempre chi sta peggio di noi…….”

Quello che però stupisce ed “accende la luce” è vedere come alcuni di noi portano la propria croce con il sorriso portando lo stesso la serenità e la gioia di vivere.

Grandi persone come Madre Teresa, San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II hanno portato questo messaggio nella propria vita.

Ecco, questo è quello che trapela dal vostro viso e dal vostro operato…un insegnamento che pochi possono toccare con mano come chi vi conosce.

Come non vedere la Sua mano in tutto questo e, quindi, nel sorriso di Rosangela?

 

Questa “epoca” ha forse bisogno che ci ricordiamo che unendo le mani si può raddoppiare la forza e si può arrivare dove difficilmente si potrebbe.

Grazie di cuore

MT98

Martedì 16 Settembre 2014

Fabio: Quattro anni di amore

Fabio:   

Eccoci dunque al 12 luglio 2014, quarto anniversario della nascita della “nostra” Fondazione.

Arriviamo a questa data con ancora ben impressi nella mente e nel cuore le immagini che ci hanno portato quanti di noi sono stati in India e che sono state proiettate durante l’evento dello scorso 28 giugno.

 

In quella serata, abbiamo potuto vedere tanti fotogrammi della meravigliosa struttura che porta il nome di Rosangela, la Rosangela Home di Mawroh nella quale trovano amore, ospitalità ed istruzione un centinaio circa di bambine provenienti da alcune famiglie disagiate della zona.

Forse qualcuno avrà anche riconosciuto tra le immagini che scorrevano il volto della bimba che adotta a distanza, ma ancor più avrà notato il salto di qualità della vita di tutte le bambine che vivono in questa casa circondate dall’affetto delle suore.

 

Potremo rivedere tute le volte che vorremo queste immagini su questo sito, ma in questa giornata desideravo dedicare proprio a tutte loro queste la gioia del nostro quarto anniversario.

 

Probabilmente nessuno di noi se preso singolarmente (io sicuramente no) avrebbe potuto e saputo realizzare quanto insieme stiamo costruendo. E’ bello ed emozionante vedere le idee di Rosangela prendere forma, concretizzarsi. Sforzi, fatiche che diventano realtà e portano gioia, serenità a tante creature. Una realtà tangibile, quello che qualche anno fa era solo un sogno ora è realtà.

L’obiettivo e la speranza per il futuro sono di moltiplicare quanto già costruito, far si che i nostri progetti ovunque vengano realizzati possano portare serenità e diffondere amore.

 

Io ci credo e voglio andare avanti, lo faccio pensando a questi nostri progetti come ad un grande cuore,

a tanti grandi cuori, che possano sempre più somigliare al tuo di cuore Rosangela.                                                                                                                                                                            Fabio

Sabato 12 Luglio 2014

cosimo: la solidarietà

Carissimi amici,

oggi,mentre ringraziavo in ufficio i colleghi che avevano aderito all’iniziativa del Pandoro della Solidarietà, raccontavo di come fosse cambiata la mia vita negli ultimi 4 anni; non perchè prima non mi accorgessi di quanto bisogno e sofferenza c’era intorno a me ma perchè l’esperienza vissuta al fianco della mia Lilly mi ha costretto a guardare a ciò che avrei potuto fare per quel bisogno e per quella sofferenza.

e di questo devo ringraziare tutti voi, angeli in terra!

Venerdì 20 Dicembre 2013

cosimo: Vi voglio bene

Ho improvvisamente il bisogno di dirvelo, magari lo dimenticate, VI VOGLIO BENE!!

Giovedì 10 Ottobre 2013

Carmine Maino Venosa: Fin’à aire non sapeje..

Fin’à aire non sapeje.. forse pecchè non me sò maje ‘nfurmate non te canusceje forse pecchè..non me sò maje ‘ndéressàte e jè state nu sbaglie pecchè mò stù core avà mise na cosa belle jendù bagaglie na cose ca non tene ninde a che ‘ngé sparte che stu teatre de la vite addò e recetà la parte addò ogne passaggie..jè parta fatecate pecchè spesse manghe u core te l’avà cummannàte e fina qualche oretta fà ancore non capeje… répete..pecchè non te canusceje e ogne tande che l’ucchie achiose… jend’ù core sfurcugliàje sberciaje…guardaje…m’affacciaje… ma…. roppe c’aggie veste l’ucchie de na mamme n’addore de gioje e delecatezze m’jè rumaste nganne e roppe n’abbrazze.. séncere… belle…e qualche parole la penne avà scrette e à parlate u core: “Cara Rosangele…mò ca da nu giardine de stelle addò rire e te fanne cumpagneje i gerosole ‘cchiù belle jé…noje.. non putemme derte ca Grazie ‘ppe quere ca ne manne a decie…’ppe stu messaggie pecchè aiutà chi staje malamende non jè nu meraggie se pote…s’ognarone de noje s’apre au Segnore se ognarone daje pore sole nu specchie de na fette dù core pecchè..nu specchie de fette de core a crestiane e tu ru saje…aiutene avisse voglie quanda crìàme de ogne razze..de ogne nazione come dice e face stà bella fundazione ca non puteje purtà cchiù belle Nome pecchè…mò te canosche…eccome!!! Sò sciote sop’a internet E pòre dau core meje e partòte na fette Scose se me peglie cunfedenze Tu diche pecchè penze ca pòre jè come a tanda persone Aggie sembe fatte passe a ste cosa bone Ma de ‘mbarè maje se fernesce Se s’arracque….. u fiore ‘cchiù belle cresce E mò..ca nu poche te canosche..e me fazze pore jé purtavoce Du messaggie de gioje , de vite…ca non pote esse ‘cchiù aroce I criàtore …sò criàtore… Servéne scòle…acque..ce vole la coure Aiutene a truvà la forze…quère ca tìne tu E Cara Rosangele… che te pozze decie ‘cchiù Te salote zime a totte quande Da….Lundane…ma non tande…. E sembe che core prufome de delecatezze ca m’jè rumaste nganne Te salote nzìme a stu fiore de Mamme.

Carmine Maino

Traduzione:

Fino a ieri non sapevo…. forse perchè non mi sono mai informato non ti conoscevo forse perchè…non mi sono mai interessato ed è stato uno sbaglio perchè ora questo cuore ha messo una cosa bella nel bagaglio una cosa che non ha niente da spartire con questo teatro della vita dove devi recitare la tua parte dove ogni passaggio..è parte “faticata” perchè spesso nemmeno il cuore l’ha dettata e fino a qualche ora fà ancora non capivo… ripeto…perchè non ti conoscevo e di tanto in tanto..chiudevo gli occhi..e nel cuore cercavo sbirciavo….guardavo….m’affacciavo ma..dopo che ho visto gli occhi di una Mamma un odore di gioia e delicatezza mi si è fermato in gola e dopo un abbraccio…sincero…bello…e qualche parola la penna ha scritto…e ha parlato il cuore: “Cara Rosangela..ora che da un giardino di stelle dove sorridi e ti fan compagnia i girasoli più belli io..noi…non possiamo dirti che GRAZIE per quello che ci dici…per questo messaggio perchè aiutare chi stà male non è un miraggio si può…se ognuno di noi si apre al Signore se ognuno donasse anche solo uno spicchio di fetta del proprio cuore perchè..uno spicchio di fetta di cuore a persona e Tu lo sai…aiuterebbero tanti e tanti bambini di ogni razza…di ogni nazione come dice e opera questa bella Fondazione che non poteva avere più bel Nome perchè…ora ti conosco…Eccome!!! sono andato su internet e anche dal mio cuore è partita una “fetta” scusa..se mi prendo confidenza te lo dico perchè penso che anch’io come tante persone ho sempre sorvolato su queste cose buone ma d’imparare mai si finisce se s’annaffia…un fiore più bello cresce e ora…che un po’ Ti conosco…mi faccio anch’io portavoce di questo messaggio di gioia, di vita..che non potrebbe essere più dolce I bambini…sono Bambini servono scuole..acqua..servono cure Aiutaci a trovare la Forza..quella che Tu Hai e Cara Rosangela..cosa posso dirti di più.. Ti saluto insieme a tutti quanti Da… lontano…ma non Tanto e sempre con quel profumo di delicatezza che mi si è fermato in gola Ti Saluto insieme a questo Fiore che è La Tua Mamma.

Carmine Maino

Venerdì 30 Agosto 2013

Carmine Maino Venosa: Quando gli occhi di un papà

Quando gli occhi di un papà..ti scuotono il cuore quando quella luce ti acceca e fà rumore allora ti accorgi del senso della vita di quella bontà infinita ti rendi conto dei valori veri schietti..onesti…sinceri di quell’interruttore, di quel pulsante che non è intermittente ma costante Gazie Gigi..per la chiacchierata Accidenti!!! che bella giornata grazie per avermi dato un po’ di luce la mia camicia strappata prima o poi si ricuce grazie!!! grazie ancora..per la pelle d’oca per quella luce che dentro me ora non è fioca per aver conosciuto la persona che sei..così per bene grazie e scusa se ti dico che ti voglio Bene!!! Grazie!!

Carmine Maino

Venerdì 30 Agosto 2013

cosimo: Lilly…un anno

Questa é un ‘estate strana, il clima, il caldo, le vacanze..tutto mi proietta a un anno fa, ai nostri ultimi giorni insieme…eppure se sviluppo nella mia mente il film, ogni singolo fotogramma di quei giorni una cosa mi colpisce….chiunque entrasse nella tua stanza veniva accolto, sempre e comunque, dal tuo sorriso….era incredibile, tu sofferente e in attesa di essere chiamata , ti preoccupavi, prima di ogni altra cosa, di regalarci il tuo inimitabile sorriso, quello che avevi sempre avuto in tutta la tua vita, quello che era in grado di smontare ogni frizione all’istante.

È una brutta estate e tu mi manchi tanto

Sabato 17 Agosto 2013

Fabio: Un pensiero ……… e un Angelo

Qualche tempo fa, una mattina aprendo gli occhi la sveglia indicava le ore 6.01.  D’improvviso ho avuto questo pensiero: “quando qualcuno ti tocca il cuore la tua vita cambia”. Non ho sentito una voce suggerirmelo,  ma nel risveglio mattutino queste parole facevano capolino nella mia mente come il sole che tra un po’ andrà a sorgere. Certo quel “qualcuno” indica uno sconosciuto pensai poiché chi farà questo  non ha ancora un nome ….. ma presto lo avrà. Non è ancora chiaro nemmeno come ti toccherà il cuore, ma tutto  questo lo si scoprirà pian piano. Nascono infatti così tutte le  amicizie gli affetti e gli amori. Quella persona, quel “qualcuno” che prima non conoscevi presto si rivestirà di significati, avrà un nome una storia e degli obiettivi che desidera condividere. A questo punto se anche tu provi le stesse cose, l’amicizia e l’affetto prima sbocciano per poi crescere e fortificarsi. Se questo vale nei nostri rapporti quotidiani fatti di tanti incontri che poi a volte terminano, un altra prospettiva ed un altro valore hanno l’incontro con un Angelo. Sono diverse le modalità dell’incontro,  sono diverse la conoscenza, il dialogo, ma la conclusione no, e’ sempre la stessa. Desideri prima ascoltarlo e poi parlare con lui, impari a riconoscerne la presenza in piccoli segni ed a quel punto desideri stare con lui ma ancor di più che lui stia con te. Si perché il primo passo lo fa lui poiché tu non lo vedi. E’ lui che si fa trovare, a te il compito di lasciare aperti prima la mente e poi il cuore, lasciarne aperta almeno una fessura dalla quale possa filtrare la luce della sua presenza. Allora quell’Angelo ti prenderà per mano, ti indicherà la via da percorrere, ti accompagnerà dandoti prova della sua vicinanza, in cambio non ti chiederà mai nulla poiché  in Dio ha già tutto e desidera solo la tua amicizia ed il tuo bene. Nel mio cammino ho incontrato un  Angelo, sei tu Rosangela.

Martedì 09 Luglio 2013

Il pensiero di una mamma

Angela e Gino cari,
sicuramente come tanti, anch’io ho seguito la vostra storia nelle puntate su TV2000.
Storia che conosco, ma che ogni volta mi provoca emozioni sempre nuove. Non vi nascondo che non sono riuscita a trattenere le lacrime, come sempre mi accade quando vi penso e quando si parla della vostra famiglia.
Non sono lacrime di tristezza, ma di tenerezza, di sernità, quella che voi infondete nel cuore di chi vi ascolta, di chi vi guarda negli occhi, occhi che riflettono l’animo dolce e pieno d’amore di Rosangela.
Anche senza conoscerla so che è così.
Circa un mese fa, mia figlia ha dovuto affrontere una piccola operazione, niente di grave, ma pur sempre preoccupante per gli esiti.
Durante quei giorni in ospedale e soprattutto durante l’intervento ho pensato molto al dolore che un genitore può provare per la “perdita” di un figlio, non vi nego che ho temuto anche se solo per un attimo; ma in quest’attimo, non so perchè, ho pensato a Rosangela, le ho chiesto di starle vicina, di tenderle la mano se ne fosse stato “inevitabile” perchè la considera il suo Angelo Custode. Pensando a questo in me è calata una strana serenità, un inspiegabile stato di tranquillità che mi ha fatto sentire il sorriso nel cuore. E da quel momento non ho avvertito più la preoccupazione, ma solamente una gran pace che mi ha e mi sta dando la forza per sostenere mia figlia nella convalescenza senza mai lamentarmi.
Io non riesco a dare una spiegazione a tutto ciò, non so..forse voi sì.
Una cosa è certa: l’amore genera amore, esiste, è contagioso, E’!!
…e voi CINQUE ne siete prova e conferma!
GRAZIE!
Grazie per aver pazientemente letto queste mie righe, ho semplicemente voluto darvi…”qualcosa di vostro”!
Vi abbraccio!
Con affetto
una mamma.

Mercoledì 05 Giugno 2013

Stefano: Ricordo di Rosy

Rosy mi ha insegnato la bellezza di affrontare la vita rimanendo se stessi con coraggio, senza dover per forza guardare cosa fanno gli altri. Negli anni dell’adolescenza mi ha insegnato una delle cose piu’ importanti, e’ stato pazzesco, per la prima volta vedevo qualcuno che usciva dagli schemi, che non aveva bisogno per forza del supporto degli altri per prendere decisioni; il coraggio di prendere decisioni controcorrente e far si che poi siano gli altri a seguirti. Era la prima volta che vedevo una cosa del genere.

GRAZIE ROSY!

Venerdì 31 Maggio 2013

maddalena: grazie Lilly

ieri compleanno di Lilly abbiamo ricevuto un regalo:

1495 persone nell’anno 2011 hanno donato il 5×1000 alla fondazione pari a 32.554,34€.

Laughinggrazie Lilly. grazie Rosy,  grazie a tutti

Venerdì 10 Maggio 2013

cosimo: auguri

auguri amore mio,

oggi è il primo compleanno della tua nuova , meravigliosa, vita; mi raccomando con i dolci ( guarda che poi chiedo a Rosangela ) e fai attenzione a quanto mangia papà Leopoldo….ci manchi tanto…

Giovedì 09 Maggio 2013

Gino: è vero…..il presente è un dono

E’ vero, il presente è un dono. Da quando non c’è più Rosangela ogni attimo è un dono.

Ma il passato non è semplicemente storia….nasconde  il mistero del  futuro  che ne è figlio

Il futuro è un destino misterioso che si fonde con la storia del  passato e si realizza in un dono: la sofferenza, che diventa dono perché a partire da essa si inizia un nuovo percorso della vita “il presente”.

Mercoledì 08 Maggio 2013

cosimo: il dono

voglio condividere con voi una bella immagine che mi ha fatto riflettere, è un pò una forzatura lessicale ma mi piace il messaggio che contiene:

 

il passato è storia

il domani è mistero

l’oggi è un dono..

… è per questo che si chiama presente

Martedì 07 Maggio 2013

Martina: AVREI VOLUTO TANTO CONOSCERTI ROSANGELA

Il sorriso è la cosa più bella che ci sia! Smile

Grazie Emma per avermelo insrgnato e GRAZIE ROSANGELA per avermelo testimoniato anche se PURTROPPO non ti ho mai conosciuta. Frown

Ma leggendo i mex dei tuoi amici ho capito che eri la RAGAZZA dell’AMORE e dei SORRISI e per questo avrei voluto tanto conoscerti anche solo dicendoti un “CIAO” dal vivo. Ma io ti saluto ugualmente anche se non sei davanti a me!

CIAO ROSANGELA !!!!

Martina L.

anni 10

Domenica 21 Aprile 2013

Pietro Villonio: “L’Angelo della mamma”

Rosangela, la tua mamma dice sempre: “La nostra famiglia adesso ha un Angelo, un Angelo che ci sorride e ci protegge dal cielo”. Questa notte abbiamo avuto la conferma anche “materiale” che la tua mamma dice verità…… Tu continua a guidarci dalla tua Alta stanza.

Domenica 10 Febbraio 2013

cosimo: un abbraccio

Quante volte ci diciamo, ci scriviamo : “…un abbraccio ..” , come terminale un pò più che amicale a un discorso, a un saluto, ma in fondo nient’altro che quello: un saluto.

Quello di cui vorrei parlare è invece un altro tipo di abbraccio, quello che si fa ..abbracciando!

E’ come se due poli di energia trovassero la chiusura del circuito e accendessero la luce, una luce diversa, profonda , è una scintilla d’amore, è un porto di quiete dopo la traversata difficile…

Questo stranissimo fenomeno mi travolge ogni volta che abbraccio Angela e Gino e, da ieri sera, anche Tina, Elena e tutte, mi dispiace non vorrei far torto con i nomi ma l’età avanza , le ragazze della Fondazione che , pur non conoscendomi, hanno voluto regalarmi il loro sorriso più vero…sono dovuto quasi fuggire perchè gli occhi erano lucidi….ed ero assolutamente sobrio…ho pur sempre una dignità e un immagine da difendere!

Perchè sciogliersi in un abbraccio predispone al pianto? Questo me lo sono chiesto quando , tempo fa, abbracciando Angela ( eravamo in Vidas, fuori dalla stanza di Lilly che , ormai, si preparava a un altro tipo di abbraccio: quello con Rosangela ) non sono riuscito a trattenere le lacrime, quasi singhiozzando ….. perchè lo stavo facendo con una persona, si conosciuta, che in realtà era però estranea alla mia vita, io che non avevo mai pianto prima che Lilly iniziasse il suo viaggio verso Rosangela ? La risposta è perchè nell’abbracciare ci facciamo strumento per trasmettere amore ma , attenzione : non il ” nostro”, o non solamente il ” nostro”, ma l’amore di tutti quelli, angeli compresi, che attraverso noi vogliono dire : strai tranquillo…ti vogliamo bene.

Vedete, aver conosciuto e poter condividere frammenti di vita con voi, Angela e Gino e tutti gli amici della Fondazione, mi ha permesso di rovesciare il significato della partenza della mia Lilly, mentre l’accompagnavo nel suo personale calvario di sofferenza, mentre la vedevo consumarsi , giorno dopo giorno, il pensiero che mi torturava era: perchè una vita di sacrificio dovesse meritarsi questo! Lilly , dicevo, aveva cominciato a sacrificarsi fin da ragazza , prima per supportare la sua famiglia e i suoi fratelli ( era la più grande ), poi per supportare me e infine per nostro figlio Alessandro….e che premio poteva mai essere quello per tanto sacrificio?

Bene, Rosangela ( attraverso Angela e Gino ) mi ha dato una chiave diversa, ha sostituito la parola ” sacrificio ” con la parola ” amore” , perchè in fondo che cos’è il sacrificio se non l’espressione più alta dell’amore assoluto? E allora se rileggo i miei pensieri scopro che la mia Lilly ha amato sin da ragazza la sua famiglia e ha continuato dopo con me , con nostro figlio e con tutte le persone che hanno incrociato la sua vita!

Se dicessi che questa nuova, meravigliosa e terrorizzante insieme, consapevolezza mi permette di accettare quanto accaduto…..direi una cosa non vera perchè Lilly mi manca da morire e ogni giorno che passa mi sembra peggiore del precedente, ma voglio provare con tutto me stesso  a farmi strumento del suo amore, voglio moltiplicare quegli abbracci perchè il mondo è pieno di persone che, oggi come non mai, hanno bisogno di quell’abbraccio…io per primo.

Domenica 03 Febbraio 2013

maddalena: Lilly

Non ho avuto la forntuna di conoscere Lilly in questa vita ma sono certa che ci incontrerremo e ci riconosceremo , è insieme a Rosangela. Nel frattempo a chi le ha voluto bene dico che la fede è per tutti e tutti se la meritano, è come un fiore di cui ci si deve accorgere, coglierlo e coltivarlo con cura.

Elena

Lunedì 14 Gennaio 2013

cosimo: la fede

a volte penso a Lilly e Rosangela nella loro dimensione di luce e amore, premio per la loro vita indirizzata dalla fede…Lilly , che era devotissima alla Madonna, prima di dormire Le si affidava chiedendo di proteggerla durante il sonno….mi viene in mente quella bellissima definizione della fede che da Sant’Agostino : ” aver fede è credere in ciò che non si vede e il premio per chi ha fede è vedere ciò in cui si crede “…ecco sono convinto che Lilly ha avuto il suo premio…

….invidio Gino e Angela, così forti nella loro fede, sono però convinto che lo stesso aver fede è un premio e come tale bisogna meritarselo…..forse è per questo che non è per tutti..forse è per questo che sono così smarrito..

Venerdì 04 Gennaio 2013

Claudia: Una giornata indimenticabile!

Non posso certo dire che ieri sia stata una giornata come un’altra.

Non credevo devvero che fare volontariato potesse arricchire così tanto una persona.

Per questo voglio dire grazie a tutti, in particolar modo ad Angela e a Gino che mi hanno reso partecipe della loro vita, sicuramente una vita colma di dolore ma allo stesso tempo piena di gioia e speranza! Siete davvero un esempio per le persone che vi circondano perchè siete riusciti a trasformare quello che di più brutto può capitare in un’OCCASIONE per gli altri.

Ci sarebbero tantissime altre cose che vorrei dirvi e spero ne avrò l’occasione in futuro di poterlo fare con voi di fronte.

Adesso volevo solo dedicarvi questa poesia che sono convinta sarebbe piaciuta moltissimo a Rosangela.

Un forte abbraccio!

 

“Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non
solo per te stesso,ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.”

Lunedì 17 Dicembre 2012

Fabio: un anno dopo…………….

 

 

E’ passato un anno dall’ 8 dicembre 2011 quando nella Basilica di Sant’Ambrogio incontravo la Fondazione.

Vedevo per la prima volta il viso di Rosangela, vedevo il cuore simbolo della Fondazione ed i volti di tanti bimbi bisogni.

Tutte queste immagini erano riunite insieme, sul quello striscione c’erano sintetizzati una vita, un sogno, un cuore immenso, una speranza, un progetto.

Ho sentito da una volontaria di nome Maria  la vicenda di Rosangela, e come e perché fosse nata ed opera la Fondazione.

Ho conosciuto Angela, “lei e’ la mamma ha detto Maria”.

Angela, ora dico Angela ma allora le ho detto Signora……..

E così, nella stretta di mano che questa straordinaria mamma ed ora preziosa amica mi diede quando mi allontanai dal banchetto ben presto capii che c’era molto di più di un semplice e formale saluto, c’era un benvenuto.

Ho subito visitato il sito ed imparato a conoscere Rosangela e la Fondazione.

Entrando poi in contatto direttamente con Angela e Gino e lasciata ogni titubanza ne ho abbracciato e condiviso le iniziative.

In questo anno passato insieme sono tanti i momenti ed i motivi per essere felice, ma il più significativo e’ sicuramente quello di provare ad aiutare nel nome di Rosangela tanti bimbi, i suoi bimbi.

Molto probabilmente non incontrerò mai nessuno di loro, ma che importa e’ Rosangela che li abbraccia tutti quanti per noi, e, con il nostro aiuto ne aiuterà e ne abbraccerà sempre di più.

Venerdì 07 Dicembre 2012

claudia: Bontà d’animo

Nella mia vita ho conosciuto tante persone ma non credo di aver mai conosciuto persone con un cuore così grande. Angela e Gino sono un esempio da seguire, non solo per la fondazione ma anche come genitori. Grazie per avermi fatto vivere quest’esperienza ma soprattutto per avermi fatto capire cosa significa amare e aiutare gli altri in tutti i sensi.

Un abbraccio a tutti voi e spero di rivedervi presto, magari al prossimo evento.

Domenica 25 Novembre 2012

cosimo: Il giardino

A volte ci chiediamo perchè sono sempre le persone più belle che ci lasciano per prime…qualcuno risponde che , quando entri in un bel giardino fiorito, cogli sempre prima i fiori più belli……può darsi sia così ma avrei tanto voluto appassire insieme a te Lilly.

Mi rimane la consolazione di saperti felice con Rosangela e tutti gli altri fiori, forse ti invidio anche un po’ …….. però mi manchi così tanto….

Domenica 18 Novembre 2012

Valentina: Per zia Lilly

Perchè sei stata parte del mio passato, sei parte del mio presente e sarai parte del mio futuro…perchè mi manchi e perchè continuo ad amarti con tutto il cuore. Non riesco ancora a dirti altro, ma ti prego di rimanere sempre con me.

Domenica 11 Novembre 2012

Fabio: L’anello di congiunzione.

Ancor prima che nascesse questa splendida realtà che e’ la fondazione, era come se le parole
“vola Angelo mio…..qui continuo io” fossero già in qualche misura presenti nei pensieri e nei cuori di Angela e Gino in attesa di prender forma e di concretizzarsi. Infatti,  per grazia e dono Superiori verra’ a breve ispirata e costituita la fondazione che porta il bel nome di Rosangela.
Giuridicamente i fondatori sono 27 ma in realtà sono di più gli amici che iniziano a plasmare, a dare voce e vita alle parole ” qui continuo io”.
Ai primi amici e volontari ben presto se ne aggiungeranno altri e altri ancora.
Le voci ora sono molte ed ognuna desidera fare proprie quelle parole di speranza di amore e di fede.
Aggiungiamo anche le tantissime persone che aderendo alle iniziative ed inviando qualche contributo sostengono la fondazione. Chi dona la propria laurea, chi un regalo inatteso, chi quanto ricevuto per il raggiungimento dell’eta’ pensionabile, chi sposandosi non dimentica i bimbi meno fortunati, chi devolve la mancia ricevuta per la Santa Comunione o la Santa Cresima.
Immaginiamo infine di essere riuniti tutti  quanti insieme ora per cantare il nostro inno, e al momento del ritornello uno dopo l’altro ripetere le parole
“qui continuo io, qui continuo io”……..
Si formerebbe un coro, lungo, lunghissimo che ci unisce tutti e proprio questa unione fa si che questo canto arrivi fino al cielo per poi tornare sulla terra sotto forma di aiuti concreti a chi ne ha tanto tanto bisogno.
Manca ancora un passo, il più importante, manca l’anello di congiunzione senza il quale  non sarebbe stato realizzato nulla di questo, oppure il tutto avrebbe avuto una forma completamente diversa.
L’anello di congiunzione sei tu  Rosangela che da lassù ascolti questo nostro canto, con il tuo bel sorriso lo offri al Signore e tenendoci per mano ci rendi capaci di gesti d’amore che da soli non avremmo mai saputo e potuto compiere, io per primo!
Tutti noi ogni volta che ripetiamo anche sottovoce le parole
“vola Angelo mio……”
dobbiamo  esserti grati dolce Angelo, tanto vicino da poterci ascoltare, ma ancor più premuroso e generoso da esser stato scelto per essere l’anello di congiunzione tra cielo e terra e far si che tutti insieme possiamo aiutare questi bambini bisognosi che a ragione definiamo “i tuoi bimbi”.

Giovedì 12 Luglio 2012

Simonetta e Friends: Ringraziamenti

Carissimi Angela e Gino,
siamo rientrati a Melfi profondamente colpiti dalla perfetta
organizzazione, dal fine della vostra Fondazione e dalla sentita,
gioiosa collaborazione dei meravigliosi ragazzi che hanno fatto del
“donare con il cuore” il loro modus vivendi.
A voi vanno i nostri complimenti, ma soprattutto il nostro…GRAZIE
per averci fatto vivere un momento di pace e serenità lontano dai ”
clamori” della vita quotidiana e più vicini a ciò che trascende.
Ed è con la consapevolezza di un nostro arricchimento interiore che
il sorriso di un Angelo ha saputo donarci, che salutiamo voi e tutti i
volontari, con profondo affetto.
Gli amici ” Simonetta & Friends”

Mercoledì 06 Giugno 2012

Paola: Un incontro speciale all’evento del 31-03-2012.

Cara amica, sono Paola e ci siamo viste questa sera. Sono quella che non sa riconoscere i volti, ma il cuore sì, gli occhi riempiti dalla Grazia sì.
Grazie per la tua testimonianza, per la tua fede che trasforma tutto cio’ che tocca in amore.
Sai in questo mondo poco affidabile, che cosa se non l’Amore, vi avrebbe reso affidabili così tanto da far risorgere Rosangela in ogni persona che ha creduto in voi o che voi avete aiutato. L’Amore è l’unica cosa che lasceremo sulla Terra quando ce ne saremo andati, ma è anche l’unica cosa in grado di costruire il nostro Paradiso quì e ora.
La tua, la vostra testimonianza, fa tanto bene ai cuori un pò intorpiditi o si corre il rischio di credere che l’amore sia una cosa da “sfigati”. Occorre guardare il vostro  sorriso e delle persone che vi stanno intorno per comprendere quanto diversa può essere la vita se si lascia che il buon Dio ami con il nostro corpo e gli si lascia fare cose grandi con un semplice sì. Un abbraccio , Paola

Sabato 07 Aprile 2012

Massimo: Ricordo di Infanzia

Ho appreso da poco la notizia che mi ha davvero affranto. Ho frequentato per una anno la scuola materna di via Parenzo con Rosangela.Ci sono molte cose che uno può scordare della propria infanzia, visi, persone, e dopo più di 20 anni è facile dimenticare come fosse Rosangela all’epoca, eppure il viso delle sue foto a 23 anni è familiare e mi fa provare un grande affetto…mi ricordo di come con timidezza mi cercava (io ero il ‘grande’ della situazione) ed io con altrettanta timidezza cercavo di fare l’ostentato (proprio perchè ero il più ‘grande’ di ben 2 anni)…ero il suo fidanzatino, fu lei con sicurezza a scegliermi.Mi ricordo ancora come fui felice quando mi invitò alla festa per il suo quarto compleanno …mi ricordo quando poi l’anno successivo iniziai la scuola elementare e mi capitò di rincontrarla, e mentre le nostre mamme parlavano lei si nascondeva al mio sguardo di proposito tra i sedili dell’automobile…avrei voluto che poi mi raggiungesse alla scuola elementare e ora avrei molti e più nitidi ricordi di come era… mentre racconto questo sorrido per quanto fosse ingenua la mente dei bambini… ma conservo e conserverò per sempre un bel ricordo della piccola timida Rosangela…ci sarà un poco di lei in tutti quei bambini che saranno aiutati dalla sua fondazione…un abbraccio forte. Massimo

Sabato 04 Febbraio 2012

Fabio: Per chi non conosce la Fondazione

Ieri nell’ambito dell iniziativa arance di natale ho incontrato Angela e Gino che sono i genitori di Rosangela. Avevo conosciuto Angela alla basilica di sant’Ambrogio allo stand x il pandoro di natale. Sarebbero molteplici i pensieri che vorrei condividere, ho scelto questo perché lo ritengo il piu concreto. …….. Per chi non li conosce, quando incontri Angela e/o Gino ti sembra di ritrovare vecchi amici o comunque persone che conosci da sempre. La cordialità l’abbraccio con cui ti accolgono e ti salutano la loro disarmante semplicità e concretezza ti conquistano . Se pensi poi dalla tragedia che hanno vissuto e cosa sono riusciti a costruire nel nome di Rosangela ecco allora che il loro esempio smuove dal torpore che troppo spesso viviamo e ci rende sordi ai bisogni degli altri. Ovviamente x poter fare tutto ciò nonostante la loro forza hanno bisogno di aiuto e di condividere i progetti con altre persone. Rosangela, io la conosco solo per quanto sta scritto nelle varie sezioni del sito. Sono chiari e precisi però i suoi pensieri e l’impegno di portare serenità e gioia ai bimbi che vivono in povertà. Idealmente  nell’ esistenza i figli sono la prosecuzione dei sogni e dei progetti dei genitori. Questa volta non e’ stato cosi il tutto e’ capovolto, ma lo straordinario sta nel fatto che i progetti di Rosangela si concretizzano e crescono anche in sua assenza. Credo sia abbondantemente sufficiente x aderire alle iniziative dalla fondazione che da Rosangela ha preso vita e per lei vive ed opera. Rosangela ci ha detto cosa fare, Angela e Gino già lo fanno e stanno dando tutta la loro vita, a noi la parte più semplice ma indispensabile e cioè rinunciare a qualche piccolo oggetto e dare qualche piccolo contributo indispensabile per dare sempre sorriso e gioia a quei bimbi, a Rosangela e a noi stessi. fabio

Sabato 21 Gennaio 2012

daniela: una sorpresa

Chi pensa che il Natale non sia magia si sbaglia. Stamattina mi sono svegliata e ho telefonato a tutte le persone che sono passate nella mia vita. chi per un momento, chi solo per un periodo, chi ancora è nella mia vita.

Angela è stata per un periodo parte della mia vita. Poi ci siamo allontanate, io mi sono allontanata e solo nel dolore ci siamo risentite. un’amica comune, oggi, mi ha parlato di questa fondazione….non sono sorpresa; ho pensato …è da Angela. E come poteva una mamma così creare una figlia diversa? Rosangela, ma anche Michela e poi Pietro erano gli argomenti preferiti da Angela. Io oggi sono commossa. Ho letto i messaggi, ho navigato nel sito, sono tornata indietro nel tempo…..

Il Natale E’ magia e oggi Rosangela ha portato quella magia fino a me.

Grazie Rosangela, grazie Angela. Buon Natale !

Venerdì 23 Dicembre 2011

Fabio: Rosangela x te da Fabio

Ho conosciuto stamattina 8 dicembre 2011 la fondazione a sant’ Ambrogio e ho stretto la mano alla mamma di rosangela ora scrivo con rosangela che non ho mai conosciuto ma ora ho nel cuore, ho copiato la sua foto x tenerla con me! Se penso che oggi e’ la festa di Maria immacolata direi che oggi ho visto in questa mamma amore amore amore, una bella lezione di vita x tutti! Grazie Signora del suo amore e grazie Rosangela che hai fatto permesso tutto questo! Cordialità a tutti da fabio

Giovedì 08 Dicembre 2011

FEDERICA : giorni del volontariato milano

oggi ho conosciuto rosangela attraverso gli occhi di sua madre… solare e dolcissima!

Domenica 06 Novembre 2011

Papà: Il sassolino

IL SASSOLINO Un paio di mesi prima che Rosangela partisse per l’infinito, in un momento di riflessione, mi sono chiesto: “ Quante persone muoiono ogni giorno!!” Bambini che muoiono mentre giocano, adulti che sono stati sempre bene e all’improvviso vengono portati via da un infarto, incidenti stradali nei quali famiglie intere scompaiono perché si sono trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato e, per fatalità, altre persone rimangono a letto per il resto della loro vita o a causa di un incidente o di una malattia. Mi chiedevo: DIO con quale criterio sceglie i suoi “fortunati”? Senza pensarci molto, mi diedi una risposta semplice: sicuramente, per non far torto a nessuno e per non fare favoritismi, poiché tutti sono uguali, userà la tecnica del sassolino. Ne lancerà tanti dal cielo e quando arriveranno sulla terra colpiranno sia i grandi che i piccoli; in questo modo queste persone vengono scelte per l’infinito. Ma in quel momento non pensavo che un sassolino ad un certo punto avrebbe potuto colpire un componente della mia famiglia; ero tranquillo perché, come la pensiamo un po’ tutti, i sassolini scelgono solo gli altri e a te non capita mai niente. Ma non è così: dopo due anni che quel sassolino ha scelto mia figlia Rosangela, ho voglia di regalarvi un pensiero che tutti conosciamo e che questa vita frenetica ci fa dimenticare: non aspettiamo che un sassolino ci sorprenda e ci costringa a lasciare i nostri impegni e i nostri amori all’improvviso, viviamo il presente, è l’unico attimo che abbiamo. ( Non preoccupiamoci dunque del domani, perché il domani si preoccupa da sè. A ciascun giorno basta la sua pena. Mt 6.34) Il passato non è più nostro, il futuro non sappiamo se sarà nostro. Pensando al sassolino che vaga sulla nostra testa, viviamo la giornata come se fosse sempre l’ultima, usciamo di casa lasciandoci in ottimi rapporti con la moglie o con il marito e regaliamo un bacio ai nostri figli. La giornata svolgiamola con amore con chi abbiamo di fronte e, magari, facendo la carità a chi ci allunga la mano, pensiamo che c’è chi sta peggio di noi, aiutiamo chi ha bisogno. E … ogni mattina, ringraziamo DIO che ci dona un’altra possibilità per essere buoni. Note: Il problema non è se DIO usa o no i sassolini per scegliere, il problema maggiore è che DIO, in un modo o nell’altro, “ SCEGLIE”; il fine non cambia. Buona giornata, perché questo è il presente.

Gino

Domenica 06 Novembre 2011

Cristian Arena: Ciao Rosy

Ciao Rosy, ci ho messo tanto tempo ma alla fine mi sono convinto.

Volevo dirti che la cosa migliore che mi è riuscita in 23 anni è grazie a te, grazie alla tua carica di sorrisi e positività che si è fatta beffa persino d’una sorte così balorda.

Il successo della fondazione è il segnale che la tua traccia non verrà mai abbandonata e tu sei sempre con tutti noi colleghi.

Volevo anche dirti, andando nel personale, che mi tengo stretta un pò di quella tua ostinazione nell’inseguire la felicità. Tu da lassù approverai di sicuro e chissà magari fai il miracolo. 😉

Non sarebbe d’altronde il primo. Ciao.

Giovedì 02 Giugno 2011

Grecia Diaz: Addio “Ro”

 

Ho saputo oggi la triste notizia, sono una ex compagna di classe di Rosy
sono molto triste dell’accaduto, ma la cosa più importante è ricordarla per quello che era, una ragazza piena di felicità con un sorriso stampato fisso, casinista, divertente con una gran voglia di vivere e di fare qualunque cosa si proponeva, testarda e con quella faccia tosta di dire tutto quello che pensava, ma la cosa che ammiravo di più in lei era la sua grande forza…
Addio “Ro” rimarrai sempre nei miei pensieri. 25 febbraio

Martedì 29 Marzo 2011

Tina Puma: Desiderio che si realizza

La Fondazione Rosangela D’Ambrosio Onlus è un desiderio che si realizza, a nome di Rosangela, che ha trascorso quest’anno tra gli Angeli ma che continua a vivere spiritualmente tra di noi e in tutti i bambini a cui riusciremo a donare un sorriso.

Martedì 11 Gennaio 2011

mame diarra: GRAZIE DI CUORE

Il destino può essere assurdo e crudele a volte… a volte può regalare tantissima gioia e vita come lo state facendo con la fondazione. Grazie di cuore da una che apprezza tantissimo quello che fate…GRAZIE.

Venerdì 07 Gennaio 2011

maddalena: buon natale Rosy

ciao Rosy, ci manchi tanto ma sei molto viva nei nostri cuori

Buon natale

Elena

Giovedì 23 Dicembre 2010

Giusy: Rosangela

E come tutte le più belle cose

vivesti solo un giorno come le rose.

Venerdì 17 Dicembre 2010

Anna Rezzani: Rosangela

Sono un’insegnante del liceo scientifico frequentato da Rosangela e di lei ricordo la solarità, la gioia di vivere, ma anche la caparbietà nel perseguire gli obiettivi che si era prefissata e la rabbia e la ribellione davanti a ciò che percepiva come un’ingiustizia. Ricordo anche il senso di vertigine alla notizia della sua morte, la ricerca di un significato per un avvenimento che non trova una giustificazione o un perché. Poi, durante il funerale, l’incontro con la famiglia, con l’amore e la fede che gridavano la certezza che Rosangela è ancora tra noi, si cura di noi nella gioia, la pace e la serenità derivate dall’incontro col Padre. A scuola abbiamo raccolto dei fondi per ricordare Rosangela e ci siamo interrogati a lungo su come impiegarli perché tante sono le iniziative meritevoli, ma noi cercavamo qualcosa che parlasse di lei, della sua disponibilità verso gli altri. Alla fine, pensando all’amore per i bambini che l’aveva spinta ad essere una delle prime volontarie (amica, sorella maggiore, confidente) presso le scuole elementari di via dei Narcisi, abbiamo scelto il Bibliobus. Dopo il terremoto che ha devastato L’Aquila, le scuole e le biblioteche erano chiuse. Bibliobus girava per i quartieri offrendo ai bambini non solo libri in prestito, ma anche, grazie ad una tensostruttura, uno spazio accogliente dove leggerli e tornare a sognare. Offriva inoltre attività di animazione grazie all’opera di volontari che cercavano di aiutare i bambini a ritrovare una difficile normalità. Pensando a Rosangela, e al fatto che siamo una scuola, abbiamo devoluto la cifra raccolta in memoria di una ragazza che aveva arricchito la nostra vita a questa iniziativa.

Martedì 30 Novembre 2010

EMMA VILLONIO: Nel mio cuore

Grazie mio Angelo

perchè  con il tuo sorriso

apri il nuovo giorno al suono della mia sveglia.

Ti voglio bene    zia Emma

Giovedì 25 Novembre 2010

Concetta Carella: L’amore non svanisce mai

L’amore non svanisce mai: è il titolo di una poesia di un autore francese, morto circa un secolo fa, Charles Peguy. Ho esplorato le pagine di questo sito e mi sono tornati in mente questi versi: la presenza di Rosangela è un dato reale e tangibile e la Fondazione ne è la prova. Rosangela è “dall’altro lato del camino”, e continua a sorridere, dando alla vita il significato di sempre, quello dell’amore. Grazie per aver voluto condividere con noi il vostro Progetto. Vi voglio bene. C. L’amore non svanisce mai

La morte non è niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io.Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Datemi il nome che mi avete sempre dato.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate un tono diverso.
Non abbiate un’aria solenne o triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva
ridere insieme.
Sorridete,pensate a me,pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa
come lo è sempre stato.
Senza alcuna enfasi,senza alcuna ombra
di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non si è spezzato.
Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri?
Semplicemente perché sono fuori dalla
vostra vista?
Io non sono lontano,
sono solo dall’altro lato del cammino.

Charles Peguy

Domenica 14 Novembre 2010

Nada Leopaldi: estasiata

Sono estasiata dall’iniziativa che avete preso; sono dispiaciuta dalla
prematura scomparsa di Rosangela scomparsa, da questo mondo che non era il suo, ma padrona del giardino celeste di cui sicuramente ne fa parte degnamente.

Mercoledì 03 Novembre 2010

Anonimo: imprevisto

rifiutare l’imprevisto è rinunciare alla parte migliore della vita

Venerdì 22 Ottobre 2010

Morena: assurdo

Ho frequentato le elementari con Rosangela, eravamo tanto amiche…..
Oggi, pensate, navigavo in internet, su Facebook e ho deciso di “cercare” qui Rosangela, per poterla ricontattare, lei che un tempo mi era stata cosi amica. Ora sinceramente mi chiedo perchè non l’ho fatto prima…..ma che è successo?? Mi sembra tanto assurdo, sono sconvolta.
E mi dispiace molto, tantissimo.
Lei è stato un pilastro nella mia infanzia, magari nn ricordava nemmeno il mio viso, ma a me è rimasta impressa, ce l’ho nella mente come se fosse ieri, quando cantava le canzoni di Ambra Angiolini e a soli 10 anni si poneva domande adolescenziali.Ti mando un abbraccio, Rosangela.E mando un abbraccio alla sua famiglia.
Avete fatto una cosa bellissima creando questa asociazione, state onorando al meglio la sua memoria.Morena

Domenica 17 Ottobre 2010

Mario: Commento su mrcnetwork.it

Conosco personalmente i genitori di Rosangela D’Ambrosio, posso dire solo, che sono un esempio vero di solidarietà e di umanità. Per questo sono certo che questa grande iniziativa di costituire la Fondazione Onlus dedicata alla loro primogenita Rosangela, porterà molti sorrisi su molti Bambini che sopravvivono nel disagio. Mario

Lunedì 11 Ottobre 2010

Luigi: Commento su mrcnetwork.it

Ho visitato il sito che mi è stato segnalato da un amico. L’ho trovato interessante, sopratutto perchè è chiaro e trasparente. poi ho visto il video della inaugurazione e………fatelo anche voi. Vero, toccante, coinvolgente…. Luigi

Lunedì 11 Ottobre 2010